In quegli anni era in via di sviluppo il progetto Manhattan per la costruzione di un ordigno nucleare. La guerra fra i paesi infatti si era spostata anche in campo scientifico.
La
reazione di fissione nucleare fu prodotta per la prima volta nel 1938
dal gruppo di Fermi a Roma e dal gruppo di Strassmann a Berlino.
Molti fisici, come Otto Frisch e Leo Szilard,
intravidero possibili utilizzi militari. Nell'agosto del 1939, alla
vigilia della II guerra mondiale, Leo Szilard convinse Einstein a
scrivere una lettera a Roosvelt, in cui si avanzava l'ipotesi che la
Germania stesse sviluppando un'arma basata sulla reazione di fissione
e si sollecitavano gli Stati Uniti a perseguire lo stesso obiettivo.
In seguito a questa lettera Roosvelt diede vita al progetto
Manhattan, che divenne operativo nel 1941. A capo del progetto fu
messo J. Oppenehimer. Con lui collaborarono i migliori fisici
dell'epoca, da Fermi a Strassmann. Alla fine del 1942 arrivò il
primo grande successo: il 2 dicembre Fermi realizzò la prima reazione di fissione controllata dell'uranio.
La
strada per costruire la bomba atomica era aperta. Leo Szilard,
firmatario della lettera insieme a Einstein, definì quel successo
"un giorno che sarebbe passato alla storia dell'umanità come
una giornata nera".
Nell'estate
del 1945 erano pronte 3 bombe. Una fu fatta esplodere a scopo
sperimentale nel deserto di Alamogordo, nel New Mexico. Nel frattempo
la guerra in Europa era finita. Benchè anche la guerra nel Pacifico
si stesse avviando alla conclusone, fu deciso di far esplodere le
altre due bombe sul Giappone. Il 6 Agosto 1945, alle ore 8.15, la
città di Hiroshima fu distrutta. Il 9 Agosto fu la volta di
Nagasaki. Centinaia di migliaia di persone uccisa
ingiustificatamente. Fu la prima, e per ora unica, volta in cui si
usarono armi di distruzione di massa. Oppenheimer, giudicando quel
bombardamento un crimine, si dimise da capo dell'Atomic Bomb Project.
Per Einstein, pacifista convinto, fu una sconfitta dolorosa. Più
volte ebbe a ripetere: "se
avessi saputo, non avrei mai scritto quella lettera".
La
scelta di adoperare tali ordigni in guerra fu presa in maniera troppo
leggera specialmente se si considera in relazione alle catastrofiche
conseguenze allora peraltro in parte sconosciute. Il 5 agosto 1945,
quando il presidente Truman ordinò l'attacco su Hiroshima le uniche
informazione che si avevano su tale arma derivavano dal “trinity
test” effettuato in New Mexico, tuttavia gli scienziati non avevano
ancora avuto il tempo di studiare tutti i potenziali rischi tanto che
il primo attaccò servì non solo per accelerare la fine del
conflitto ma come vero e proprio esperimento su vasta scala.
LA STORIA DEL PROGETTO MANHATTAN IN 7 MINUTI:
ENRICO FERMI E LA FISICA ATOMICA: