lunedì 25 maggio 2015

Il progetto Manhattan





In quegli anni era in via di sviluppo il progetto Manhattan per la costruzione di un ordigno nucleare. La guerra fra i paesi infatti si era spostata anche in campo scientifico.
La reazione di fissione nucleare fu prodotta per la prima volta nel 1938 dal gruppo di Fermi a Roma e dal gruppo di Strassmann a Berlino. Molti fisici, come Otto Frisch e Leo Szilard, intravidero possibili utilizzi militari. Nell'agosto del 1939, alla vigilia della II guerra mondiale, Leo Szilard convinse Einstein a scrivere una lettera a Roosvelt, in cui si avanzava l'ipotesi che la Germania stesse sviluppando un'arma basata sulla reazione di fissione e si sollecitavano gli Stati Uniti a perseguire lo stesso obiettivo. In seguito a questa lettera Roosvelt diede vita al progetto Manhattan, che divenne operativo nel 1941. A capo del progetto fu messo J. Oppenehimer. Con lui collaborarono i migliori fisici dell'epoca, da Fermi a Strassmann. Alla fine del 1942 arrivò il primo grande successo: il 2 dicembre Fermi realizzò la prima reazione di fissione controllata dell'uranio.

 


La strada per costruire la bomba atomica era aperta. Leo Szilard, firmatario della lettera insieme a Einstein, definì quel successo "un giorno che sarebbe passato alla storia dell'umanità come una giornata nera". 
Nell'estate del 1945 erano pronte 3 bombe. Una fu fatta esplodere a scopo sperimentale nel deserto di Alamogordo, nel New Mexico. Nel frattempo la guerra in Europa era finita. Benchè anche la guerra nel Pacifico si stesse avviando alla conclusone, fu deciso di far esplodere le altre due bombe sul Giappone. Il 6 Agosto 1945, alle ore 8.15, la città di Hiroshima fu distrutta. Il 9 Agosto fu la volta di Nagasaki. Centinaia di migliaia di persone uccisa ingiustificatamente. Fu la prima, e per ora unica, volta in cui si usarono armi di distruzione di massa. Oppenheimer, giudicando quel bombardamento un crimine, si dimise da capo dell'Atomic Bomb Project. Per Einstein, pacifista convinto, fu una sconfitta dolorosa. Più volte ebbe a ripetere: "se avessi saputo, non avrei mai scritto quella lettera".

La scelta di adoperare tali ordigni in guerra fu presa in maniera troppo leggera specialmente se si considera in relazione alle catastrofiche conseguenze allora peraltro in parte sconosciute. Il 5 agosto 1945, quando il presidente Truman ordinò l'attacco su Hiroshima le uniche informazione che si avevano su tale arma derivavano dal “trinity test” effettuato in New Mexico, tuttavia gli scienziati non avevano ancora avuto il tempo di studiare tutti i potenziali rischi tanto che il primo attaccò servì non solo per accelerare la fine del conflitto ma come vero e proprio esperimento su vasta scala. 







 LA STORIA DEL PROGETTO MANHATTAN IN 7 MINUTI:





ENRICO FERMI E LA FISICA ATOMICA: