martedì 26 maggio 2015

Propaganda fascista

La diffusione del fascismo si fonda anche su di una forte opera di propaganda diretta a coinvolgere la maggior parte della popolazione soprattutto a livello emotivo, tanto che si mira a coinvolgere tutti gli aspetti della quotidianità. In seguito sono riportati alcuni esempi.



 Il Bo pubblica  il 16 giugno 1940 questa prima pagina il grido osceno "Viva la guerra!". Solo dei ragazzi intossicati dalla propaganda fascista potevano esaltare con queste parole idiote il massacro dei popoli.




1940. La copertina di questa pagella riporta in buon ordine le 'rivendicazioni' del Regime: Tunisia, Fiume, Suez, Gibuti. L'onnipresente Mussolini collega l'Italia con le aride terre del tardivo Impero di Vittorio Emanuele III.


figures/2008/leggirazziali/leggirazziali_2008_08.jpg



“La difesa della razza”, anno IV, n. 3, 20 febbraio 1940



"La difesa della razza”, anno III, n. 8, 5 dicembre 1940 

La lotta contro le unioni fra italiani delle colonie africane e popolazione nera precedette la promulgazione delle leggi antisemite. Specifici provvedimenti penali furono previsti per gli 
uomini che si sarebbero uniti stabilmente ad una donna africana. 
Gli scienziati razzisti giustificarono i divieti del regime con la teoria della infertilità degli ibridi: si trattava di una teoria che proveniva dalla botanica ma che non trova alcuna validità scientifica.
Nelle due immagini, l'infertilità degli accoppiamenti “meticci”  viene rappresentata inserendo fra le due figure un simbolo che rimanda alla morte, sia esso un teschio oppure fiore senza vita.


Per un commento più approfondito